★Luisa★

  • Quindi la sconfitta ti dà solo un motivo in più per continuare, eh?

Perdonami, Leonard Peacock - Matthew Quick

Per tutto il tempo fingo di avere il dono della telepatia. E con la mente soltanto dico (penso?) al bersaglio: «Non farlo. Non andare a quel lavoro che odi. Oggi fai qualcosa che ami. Fai un giro sulle montagne russe. Nuota nudo nell’oceano. Vai all’aeroporto e prendi il primo volo per una destinazione qualsiasi solo per il gusto di farlo. Fai girare il mappamondo e punta il dito e poi organizza un viaggio per quella meta: anche se è in mezzo all’oceano, puoi sempre andarci in barca. Mangia qualcosa di etnico che non hai mai assaggiato prima. Ferma un’estranea e chiedile di parlarti delle sue paure più grandi e delle sue speranze e aspirazioni segrete, e poi dille che ti interessa perché è un essere umano. Siediti sul marciapiede e disegna per terra coi gessetti colorati. Chiudi gli occhi e cerca di vedere il mondo col naso, consenti agli odori di essere la tua vista. Recupera il sonno perduto. Telefona a un vecchio amico che non vedi da anni. Arrotolati su i pantaloni e sguazza sulla battigia. Guarda un film straniero. Dai da mangiare agli scoiattoli. Fa’ qualcosa! Qualsiasi cosa! Perché una rivoluzione si comincia un passo alla volta, a ogni respiro che fai. Solo, non tornare in quel posto squallido e triste dove vai ogni giorno. Mostrami che è possibile essere un adulto ed essere anche felice. Ti prego. Questo è un Paese libero. Non sei costretto a fare questa cosa, se non vuoi. Invece puoi fare quello che vuoi. Essere chi vuoi. È quello che ci dicono a scuola, ma se continui a salire su quel treno per andare in quel posto che odi, io comincerò a pensare che i professori a scuola sono dei gran bugiardi come i nazisti che dicevano agli ebrei che li stavano semplicemente ricollocando nei campi di lavoro. Non farci questo. Dicci la verità. Se essere adulti significa fare un lavoro odioso da campo di sterminio, divorziare da tuo marito delinquente, subire continue delusioni da tuo figlio, sentirti sempre stressata e infelice, uscire con un pallone gonfiato e fingere che sia un eroe quando in realtà è un verme che chiunque sarebbe in grado di smascherare alla prima stretta di mano viscida... se le cose non miglioreranno, ho bisogno di saperlo subito. Dimmelo. Risparmiami questa vita di merda. Ti prego».